Apritoi

Apritoi
"Inceneritore per opere d'arte", Tania Lorandi, scultura in ferro, vari contenuti da incenerire e fuoco, 1991

 

Inceneritore per opere d'arte

“Inceneritore per opere d’arte”, Tania Lorandi, scultura in ferro, vari contenuti da incenerire e fuoco, 1991

Evento di apertura degli Apritoi
di X Potenziale Potenziata (AP-X-PO-PO)

X stando per scultura – pittura – scrittura – composizione – cinema

Esercizio collettivo di incenerimento del nulla, a cura di Tania Lorandi,
tenutosi il 22 agosto (volg.) nella sede del Collage de ’Pataphysique,
nostro 12 Fallo 140 E.P. giorno di S. Salame, anfibologo

Fotografie di Stefano Malosso

Fotografie di Stefano Malosso

Con l’anno apparente 2013 (l’anno patafisico, per noi reale, inizia l’8 settembre) si sono aperte delle Commissioni all’interno del Collage de ’Pataphysique.

Cosa sono queste Commissioni?
Sono dei dipartimenti dove esperti patafisici svolgono ricerche o lavori in base alle loro qualifiche. La Commissione del Potenziale Potenziato, all’interno della quale operano diversi Apritoi, è per ora la più attiva.

Nel mese di maggio ho proposto agli Apritoi un progetto collettivo:
ogni Apritoio doveva creare appositamente un’opera da incenerire nel mio Inceneritore per opere d’arte, una scultura nata nel 1991.

L’opera richiesta, che nasceva per il nulla, diventava potenzialmente potenziabile e potenziata: la sua forma finale sarebbe consistita nella cenere prodotta da un incenerimento. L’opera, la intendevo strutturata. Per capirci: il nulla iniziale non avrebbe avuto senso, poiché esso doveva essere il risultato finale; aveva invece senso un lavoro creato con la consapevolezza che non durasse materialmente nel tempo, profondamente effimero.

L’opera nata per morire di vita propria!

Le ceneri dovevano infine essere raccolte in un UrnAlibro, che contenesse inoltre un librino con le descrizioni delle opere, ora più che mai inesistenti.

Tutto sommato, quella dell’Urna è tradizione consolidata, poiché ogni mia performance d’incenerimento è sempre stata accompagnata da un raccoglitore originale che porta la dicitura “Ceneri d’Opera” e che è firmato dal o dai partecipanti.

La proposta ha ottenuto consenso e all’evento erano presenti gli Apritoi di Scultura Potenziale Potenziata (ApScuPoPo), di Pittura (ApPiPoPo), di Scrittura (ApScriPoPo), di Composizione (ApComPoPo) e di Cinema (ApCiPoPo).

Prima di incenerire le loro opere, gli autori le hanno spiegate ed esposte a tutti i presenti (Ottimate e Ottimati, Membrane e Membri) e ad alcuni invitati selezionati e scelti (8 persone). Le opere incenerite (dipinto, immagine e disegno, scritti in un pamphlet, partitura, film e sceneggiatura) sono state per la maggior parte create per l’evento, L’UrnAlibro, che contiene sia le ceneri sia il n. 1 del librino con gli intenti poetici che hanno dato vita ai lavori, e ha volontariamente l’aspetto di un dizionario, cioè di un grosso libro. In qualche modo è quasi un’enciclopedia che raduna, ordina e dimostra come nella pratica si possano attuare vari aspetti della gratuità nell’arte! L’UrnAlibro contiene questi tesori ermeticamente sigillati. È firmato da tutti gli autori.

Che senso ha tutto questo?

Nel marasma del mondo artistico contemporaneo, con i suoi branchi di palotini in preda alla competizione, con le tante persone che si arrampicano alla tovaglia per racimolare qualche briciola di visibilità abbandonata sul tavolo dal mercato dell’arte imperante e divorante, è più che mai urgente che si sappia dell’esistenza di artisti ancora pronti a lavorare disinteressatamente.

Non è roba di altri tempi! Questo io lo chiamo avanguardia, il che significa: tenere acceso lo spirito, aperte le onecchie e sveglio l’occhio perché si operi in modo incondizionato e rituale, interessati dalla ricerca di sé stessi attraverso la propria opera. Insomma questa è l’avventura, ed è bene che non lo si dimentichi.

Il nostro, in fondo, è stato un atto poetico estremamente significativo di un atteggiamento rivolto alla gratuità delle intenzioni nei confronti dell’arte, con cui abbiamo messo alla prova la nostra capacità di fare a meno dell’opportunismo.

A tutto questo ha fatto seguito una grigliata di salamelle nostrane chiamate “strinù”, da strinare (visto che era il giorno di S. Salame, anfibologo) e si è potuto cantare gioiosi anfibologicamente:

“Ho strinato il salame osti nato, che sa lame ostinate!”

Tania Sofia Lorandi,

Presidente dell’Apritoio di Scultura Potenziale Potenziata

(ApScuPoPo)

***

Apritoi, nome dei partecipanti e il titolo dei lavori inceneriti

(ApScuPoPo)
Tania Lorandi ha ideato e curato l’evento che si è sviluppato con l’ausilio della sua scultura INCENERITORE PER OPERE D’ARTE. Ha inoltre realizzato l’UrnAlibro che riporta in copertina un disegno di Ezia Mitolo e sul dorso una poesia di Kenny Ozier-Lafontaine.

(ApPiPoPo)
Marco Baj e Daniela Barulli: Contenitore di materia Visiva Potenziale
Mario De Carolis: La salamandra muta
Ezia Mitolo: Il mio sudore canto, il mio sudore cenere

(ApScriPoPo)
Sara Ricci, Pasko Simone, Sandro Montalto e Antonio Castronuovo: Il corpo inesistente della luce

(ApComPoPo)
Dario Agazzi: Bene grazie

(ApCiPoPo)
Luca Ferri: Cul de sac
David Legrand: Non si filma più che ciò che si distrugge

 – Alessia Coluccia ha coordinato la comunicazione tra gli Apritoi.
– Stefano Malosso ha documentato l’evento con un reportage fotografico.

Fotografie di Stefano Malosso

Fotografie di Stefano Malosso

http://www.espoarte.net/arte/l’arte-contemporanea-va-in-fumo/
http://www.artribune.com/dettaglio/?type=event&id=26357

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