Treviso • 21 e 22 ottobre 1989
Da Ossero a Ossero per Mare
Il comunicato stampa parlava al posto dello spettatore:
“Non si capiva cos’era! Il manifesto portava scritto Viaggio Patafisico ma avrebbe potuto essere vernissage o banchetto platonico… Avevano stravolto ogni regola, perché la ’Patafisica non ha regole. Bisognava inventarsi un gioco e godere del vivere nuove dimensioni per ogni avvenimento… Avevano teso un velo di mistero perché il nostro immaginario non venisse condizionato. Si erano proposti di illustrare la Scienza più antica del mondo enunciata da Jarry, di-mostrarcela da dentro senza inutili parole inducendoci a rivedere il particolare con le “Gesta e opinioni del Dottor Faustroll”.
Soltanto il programma dava alcune indicazioni su quanto il pubblico avrebbe goduto. Estratti dal Ubu re, l’allestimento della camera de dottor Faustroll, performance e installazioni facevano capire che si trattava di un connubio tra diverse forme di espressione artistica. Era in definitiva un collage: il pubblico assisteva al vernissage di una mostra che, come in un viaggio vero e proprio, si trasformava lentamente attraverso interventi performatici e teatrali. La sceneggiatura dell’evento era stata curata da Tania Lorandi.